Seguimi sui Social!
E’ più per gioco e divertimento che per reali esigenze artistiche, che ho voluto provare a SCONVOLGERE la normalità di alcune tipologie di Fotrografie “Fine Art” trovate in giro, riconstruendole in “grafica digitale 3d”, e inserendo nelle foto degli stravolgimenti fantastici e surreali (il SM nel titolo sta proprio per “SurrealisM”) superando così i limiti del “possibile” e dando alle immagini in questione, nonostante le palesi imperfezioni tecniche, e lo scarsissimo fotorealismo, una profonda ed inedita potenza emotiva!
Ecco, quindi, le prime quattro immagini di questo particolarissimo e difficilissimo progetto, accompagnate dalle appassionate e “sentite” sensazioni di Irma, carissima amica che mi ha accompagnato e supportato durante tutto il processo di creazione delle immagini e che non finirò mai di ringraziare!
BUONA VISIONE!!!
Alberi sradicati, sospesi…
Senza gravità e senza più alcuna connessione fra di loro e con la loro terra, immersi in un ambiente luminoso etereo, ma anche spettrale e pauroso. Siamo noi, uomini sradicati della società di oggi… strappati, in fuga, dal fertile terreno ormai divenuto ostile… E così, senza foglie, con le radici al vento, andiamo avanti in una cupa atmosfera, senza nemmeno capire come, senza capire dove…
Quattro Elefantini…
Sono angeli che, con fattezze diverse da quelle classiche, volano in direzioni opposte nel cielo di un meraviglioso paradiso terrestre! Angeli che, seppur pesanti e corpulenti, si integrano nel paesaggio diventando a loro volta eterei… E l’albero, centro di gravità, è come un fiore che li attrae, per cui loro si ricongiungono durante il loro volteggiare…. I colori sono eccezionali. Pace e relax. Poesia. Perché non tutto è sempre come lo immaginiamo: canonico, scontato, stereotipato… Le cose possono assumere anche forme e dimensioni diverse… ma comunicare comunque leggiadria, armoniosità e pace… Le apparenze ingannano, ma usando il contesto e la delicatezza giusti, allora tutto assume un colore e un “sapore” diverso!
Siamo troppo lontani,
ormai, dai tempi in cui si guardava il mare o un paesaggio stupendo e si sentiva battere forte il cuore, e solo chi ha conservato dentro se un pò di fanciullino riesce ancora a farlo…
Qui è la natura più primordiale ed incontaminata la protagonista assoluta. Eppure, laggiù, domina la barchetta dei pirati, simbolo di grande innocenza e forma più semplice e pura di gioco. Perché solo la purezza di un animo candido può accostarsi così delicatamente a sentire vibrare la natura, che è la parte più vera e recondita di noi stessi ma che, sempre più spesso, viene repressa e oppressa. Diamo tutto per scontato dimenticando le nostre origini, credendo che il mondo reale e vivibile sia quello che viviamo.
Mossi dalle tecnologie più avanzate ci affrettiamo ciecamente, dimenticando che, almeno qualche volta, dovremmo rallentare, respirare, osservare ciò che la natura ci ha concesso. E’ la barchetta a “gridare” questo profondo messaggio, mentre lenta e delicata attraversa quest’incanto proibito ad occhi più maturi e prevenuti…
Ed ancora più forte arriva il messaggio insito nello sventolio della bandiera dei pirati: è il simbolo estremo della lotta contro l’oppressione della società odierna che ci vuole duri, impavidi, freddi calcolatori negli affetti e nella gestione di ogni cosa. E proprio come dei pirati, eternamente in conflitto col mondo, ci si deve ribellare alla “corrente” per riuscire ancora a navigare in quelle acque placide e goderne fino in fondo la bellezza e l’incanto.
Tutti in fila, apparentemente uguali, uno accanto all’altro…
La perfetta rappresentazione di noi, esseri umani, che percorriamo la vita fianco a fianco ma senza mai guardarci realmente. Solo voltandoci a guardare il nostro vicino ci accorgeremmo del suo arrovellamento interiore… di come il suo animo sia in realtà intrecciato e quindi incapace di percepire la realtà come essa appare agli altri.
E mi sembra di sentire l’anima di quell’albero annodato su se stesso, e ho come l’impressione che quell’atmosfera, in cui il tempo si è cristallizzato, sia l’esatta proiezione verso l’esterno di ciò che prova lui… tutta l’immagine ci mostra una realtà distorta, irreale, “annebbiata”, la stessa realtà che sente e vive l’albero!
E in questa fantastica atmosfera, dove chi ti sta accanto finge nonostante tutto di non conoscerti e prova tristemente ad allontanarsi da te, gli uccellini, con il loro animo ancora semplice ed innocente, riescono invece ad accostarsi ad un animo intrecciato. Rappresentano la purezza, l’assenza di preconcetti. Solo chi possiede queste qualità può accorgersi del turbamento interiore dell’altro, perché riesce a leggergli l’anima non fermandosi all’apparenza.
Tutte e 4 le immagini sono interamente realizzate in computer grafica 3D tramite l’utilizzo incrociato di diversi software professionali.
Gli oggetti ed i materiali delle scene sono in parte modellati da zero e in parte presi da collezioni on-line di modelli pronti. I cieli sullo sfondo sono “reali” mie fotografie inserite nella scena 3d…
L’illuminazione avanzata è gestita interamente all’interno dei programmi di modellazione (3dMax) e i render finali affidati a Vray!
Rielaborazione, modifiche varie, tone-mapping, etc etc, come sempre in Photoshop!
Vi invito a condividere sui Social… Grazie a tutti!